Shaykh Salih al-Fawzan - da "al-Mulakhas fi Sharh Kitab at-Tawhid" ("Breve commentario del libro del Tawhid" di Shaykh Muhammad 'Abdul-Wahhab), capitolo 35, pagg. 287-291
Allah, sia Egli Elevato, dice:
"Dì: Io sono soltanto un uomo come voi, a cui è stato rivelato che il vostro dio è un unico Dio. Perciò chiunque spera nell'incontro con il suo Signore, compia il giusto operato e non associ nessuno nel culto del suo Signore." [Al-Kahf, 110]
Pertinenza del capitolo al Libro del Tawhid
Poichè l'ostentazione viola i requisiti indispensabili del monoteismo e rende le proprie buone azioni nulle ed inutili, l'autore intende -in questo capitolo- ammonire i Musulmani contro di essa.
Parole chiave e frasi
1) Dì: Allah rivolge un comando al Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) per parlare alla gente
2) Un uomo come voi: non un dio o una creatura soprannaturale
3) Spera nell'incontro con il suo Signore: teme il Giorno della Resurrezione e desidera ardentemente vedere Allah nel Giorno della Resurrezione
4) Giusto operato: le buone azioni che sono sinceramentte offerte ad Allah e che soddisfano le norme della Shari'ah (la Legge Islamica)
5) Non associ nessuno nel culto del suo Signore: tenersi lontani dall'ostentazione e offrire le azioni basate sulla Shari'ah soltanto ad Allah
Significato generale del versetto del Qur'an
In questo versetto Allah, sia Egli Elevato, comanda al Suo Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) di informare la gente che egli è un uomo comune proprio come loro, non in possesso di alcun attributo di Signoria o Divinità. Piuttosto la missione del Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi wa sallam) era di comunicare alla gente ciò che Allah gli rivelava. La più significante rivelazione ispirata a lui, è che Allah è il Solo Unico meritevole di adorazione e che è proibito associare qualcuno con Lui nel culto. La gente ritornerà inevitabilmente ad Allah nel Giorno della Resurrezione. Quindi, chiunque spera nella salvezza in quel giorno, deve perseverare nel compiere le buone azioni che sono in accordo alla Shari'ah ed offrirle soltanto ad Allah.
Pertinenza del versetto del Qur'an al capitolo
Questo versetto implica un comando da parte di Allah al Suo servo, di essere sincero nel suo culto ad Allah. La sincerità nella propria adorazione comporta il fatto di evitare l'ostentazione che è un atto di politeismo.
Lezioni estratte dal versetto del Qur'an
1) L'essenza della religione è di dedicare il proprio culto soltanto ad Allah
2) L'ostentazione nel culto, è un tipo di politeismo
3) I politeisti commettono politeismo riguardo alle questioni del culto
4) Alla gente è proibito adorare altri insieme ad Allah, che siano idoli, profeti, persone rette o qualsiasi altro
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Abu Hurayra (radiAllahu 'anhu) narra che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Allah, sia Egli Benedetto ed Elevato, ha detto: Io sono l'Unico che non ha mai bisogno di un socio. Se qualcuno fa qualcosa in cui associa qualcun'altro con Me, lo abbandonerò a colui che associava con Me."
[riportato da Muslim (2985), Ahmad (2/301, 435), Ibn Majah (4202) e Ibn Khuzayma (938)]
Parole chiave e frasi
1) Associa qualcun'altro con Me: si intende rivolgere il proprio operato per divinità diverse da Allah
2) Lo abbandonerò a colui che associava con Me: Allah non accetterà il suo operato e lo abbandonerà alla sua falsa divinità
Significato generale del Hadith
Questo è un Hadith Qudsi (Divino) poichè il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) comunica le Parole di Allah, l'Onnipotente e Sempre Maestoso. Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) narra che Allah rifiuta qualsiasi azione intesa per altri oltre a Lui, attraverso l'ostentazione o simili. In verità, Allah accetta soltanto l'azione offerta interamente a Lui.
Pertinenza del Hadith al capitolo
Questo Hadith indica che Allah rifiuta qualsiasi azione intesa per ostentazione o intaccata da qualsiasi altro atto di politeismo.
Lezioni estratte dal Hadith
1) I Musulmani sono messi in guardia dall'accostarsi a qualsiasi atto di politeismo, poichè esso causa il rifiuto dell'azione da parte di Allah
2) L'obbligo di offrire sinceramente il proprio operato ad Allah e di liberarsi in modo puro da qualsiasi tipo di politeismo
3) Questo Hadith prova che Allah Basta a Se Stesso
4) Esso fornisce anche una prova del fatto che Allah è in possesso del discorso
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Abu Sa'id (radiAllahu 'anhu) ha narrato: Il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Volete che vi dica ciò che io temo per voi, più dell'Anticristo?" Essi (i Compagni) dissero: "Sì, o Messaggero di Allah!" Egli disse: "(Esso) è il politeismo nascosto, ovvero una persona sta in preghiera e se vede qualcuno che lo guarda, egli prova ad abbellire la sua preghiera."
[riportato da Ibn Majah (4204) e Ahmad in Al-Musnad (3/30)]
Parole chiave e frasi
1) Anticristo: colui che causerà la più grande fitna (prova), poco tempo prima del Giorno della Resurrezione
2) Politeismo nascosto: l'avverbio "nascosto" è inserito prima della parola "politeismo", poichè la propria azione sembra essere offerta ad Allah anche se è intesa per divinità diverse da Lui
3) Abbellisce la sua preghiera: per renderla più lunga e compierla perfettamente
Significato generale del Hadith
Mentre i Compagni stavano parlando della fitna (prova) dell'Anticristo esprimendo i loro timori per quell'evento, il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) si unì a loro. Commentando l'argomento sotto discussione, egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) li informò che c'era una questione che egli temeva per loro più dell'Anticristo; cioè attribuire partner ad Allah quando si compie la propria intenzione che è invisibile alla gente. Poi egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) spiegò che questo tipo di politeismo è rappresentato dall'interesse che uno ha nell'attirare l'ammirazione della gente abbellendo il proprio operato, che è presumibilmente inteso per amore di Allah.
Pertinenza del Hadith al capitolo
Questo Hadith racchiude una spiegazione dell'atto di ostentazione ed un avvertimento contro l'avvicinamento ad esso.
Lezioni estratte dal Hadith
1) Il Hadith mostra la pietà del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) verso la sua nazione e la sua preoccupazione nel consigliarli
2) L'ostentazione è più pericolosa per la gente retta che la fitna (prova) dell'Anticristo
I Musulmani devono essere prudenti dal cadere nell'ostentazione o in qualsiasi altro tipo di politeismo