Assalemu aleikum wa rahmatullahi wa barakatuhu,
come sapete lo sheikh sheikh Maher Al Qahtani ha recentemente visitato alcune moschee italiane, quella di San Paolo d’Argon a Bergamo uscita Seriate e quella di Dar Quran di Milano (Famagosta) dando le sue lezioni.
A tal proposito è bene sottolineare che lo sheikh non è un vero e proprio sapiente ma un referenziatissimo "richiedente di scienza", questo lo dico non certo per sminuire lo sheikh, anzi, ma giusto per chiarire quanta strada occorre fare per poter essere ritenuti veri e propri sapienti, essere in grado quindi di emettere fatawa e parlare a braccio di islam: un concetto che in Italia sfugge completamente ai musulmani che pensano basti convertirsi e il giorno dopo essere "abilitati" per scrivere libri "islamici" in cui si definisce che cosa è islàm e cosa no.
E' importante notare come un evento del genere sia passato così facilmente sotto gamba, tanto che non c'era modo di venirne a conoscenza se non con passaparola.
E questo mi fa pensare che in Italia esistano due mondi.
Il primo è però un mondo sommerso costituito da fratelli arabi che lavorano, studiano e hanno bene o male un menhaj corretto o almeno ci provano, ma - non conoscendo bene l'italiano e non avendo nessun interesse alla permanenza in questo paese - non si occupano di diffondere il sapere al di fuori delle moschee.
Le conferenze italiane, infatti, non sono state tradotte in italiano e -chissà - probabilmente non ce ne sarebbe stato nemmeno bisogno visto che di italiani e non arabofoni, in generale, non ce n'erano. E questo è già di per se un fatto molto grave, se pensiamo che i convegni cosiddetti islamici in cui si parla di tutto, tranne che di scienza, fanno il tutto esaurito e coinvolgono proprio italiani, non arabofoni e neoconvertiti, che vengono così avviati ad un islam diluito, di serie B,considerato a torto "illuminato" e che coincide invece in realtà con un oscurantismo profondissimo e difficile da debellare.
Ma torniamo a noi.
Sappiamo che gli argomenti degli incontri italiani sono stati più o menogli stessi che sono stati trattati a Marsiglia. Di una parte della lezione di Marsiglia abbiamo l'audio in arabo e la traduzione in francese di un fratello. La traduzione è estemporanea e quindi non è esattamente identica al contenuto della lezione vera e propria dello sheikh, però pian piano me la sto traducendo, giusto per capirla meglio, perchè ascoltando dal francese non mi è facile cogliere i punti essenziali di un discorso, specie di un discorso di scienza islamica.
La mia traduzione della traduzione è fatta un po' alla buona e quindi immaginate quale distanza c'è tra il risultato e il discorso dello sheikh, però, se qualcuno è interessato, sono disposta a postare quello che sto traducendo qui, purchè non esca al di fuori dal forum.
Come vi ripeto, sebbene i punti trattati dallo sheikh siano quelli, c'è una notevolissima distanza tra il discorso originale e quello che ne sta venendo fuori, quindi non è da diffondere.
Se siete interessati e ritenete che ci possano essere benefici, procedo postando quel poco che ho in italiano nella sezione specifica. E che Allah accetti da me e da voi.
wassalem